
Con “pietra” si intende un qualsiasi frammento di roccia, normalmente di dimensioni contenute. La roccia è un insieme di vari minerali generalmente micro cristallini o amorfi, senza un vero e proprio abito cristallino coerente. Il “cristallo” invece è un “singolo individuo”, come viene chiamato in mineralogia, appartenente ad una sola specifica specie cristallina ed ha quindi un abito cristallino definito e una formula chimica precisa.
A seconda delle condizioni di genesi (pressione e temperatura), l’abito del cristallo può essere più o meno perfetto, e per via della loro perfezione chimica e geometrica, i cristalli sono considerati in Cristalloterapia molto più potenti delle pietre. Inoltre la loro formula precisa e fissa concentra specifici tipi di energia e la loro forma cristallina la rende coerente, la concentra e la dirige. È scientificamente provato che pietre e cristalli emettano varie forme di energia e che quindi abbiano un effetto sul circostante. Basta prendere i tuoi cristalli dall’aspetto inerte, e metterli al buio sotto una lampada di Wood, per scoprire che essi emettono luci colorate altrimenti invisibili, ovvero onde elettromagnetiche che agiscono su di te come l’ultravioletto e l’infrarosso. Recentemente è stata scoperta “la voce delle piante”, ovvero la possibilità di tradurre in suono, talvolta musica, le frequenze elettromagnetiche prodotte dalle piante: ciò è senza dubbio possibile anche con le pietre.
Su questa base di interconnessione di onde elettromagnetiche si basa la Cristalloterapia. I cristalli e le pietre sono infatti collegati ad alcune tecniche come l’operare sull’aura, la connessione coi chakra, la psicometria o la magnetizzazione. I cristalli si impregnerebbero della memoria dei luoghi e delle persone che li maneggiano e pertanto possono essere “caricati” di energie positive da riutilizzare quando necessario. In senso inverso, i cristalli possono venire anche “letti” o “ascoltati” (psicometria) per trarre da loro informazioni sul passato, su un dato ambiente o una data persona. Caricare un cristallo prende il nome di “magnetizzazione”, un fenomeno che accade spontaneamente, ma che può essere fatto anche volontariamente. Il rimuovere invece tutte le memorie da un cristallo viene definito “smagnetizzazione”, processo che spesso coinvolge i cicli lunari e che serve a preparare un cristallo per un nuovo lavoro.