Il Rosso. La Coccinella. Ed il perchè porti fortuna

22 Luglio 2019 in Racconti
de La Pace dei Sensi
coccinella portafortuna

Quella della Coccinella che portafortuna è una credenza tutt’altro che locale: sembrerebbe, infatti, che in tante parti del mondo trovare sulla propria maglia una Coccinella o riceverne una in regalo sia di buon auspicio. La leggenda ha radici antiche e si è diffusa principalmente in Europa. In tanti però si chiedono: “Perché si dice che le Coccinelle portino fortuna? Come nasce questa credenza e soprattutto quando?”


Proviamo a rispondere ai più curiosi e a tutti coloro che vogliono sapere qualcosa in più sul mondo di questi animali dall’aspetto grazioso e simpatico. Le Coccinelle, considerate MESSAGGERE DELLA FORTUNA, sono insetti tutt’altro che brutti da vedere e proprio questo è uno dei primi punti a loro favore. Godere di una buona reputazione, soprattutto nel mondo degli insetti, non è così facile. Sicuramente però, colore rosso e puntini neri, fanno della coccinella un simpatico insetto tanto da rendere l’incontro con quest’ultima un vero e proprio privilegio. Ripercorrendo un po’ la storia di questa amica della natura possiamo dire che lo stesso nome “Coccinella” deriva dal latino “Coccineus” che significa “scarlatto”: il rosso nelle sue tonalità, come sappiamo, è il colore che indica positività, forza, passione, fortuna, coraggio e tutto ciò che è equiparabile a qualcosa di vitale. I suoi ambienti preferiti sono i campi, le zone agricole, i giardini ricchi di verde così come i parchi cittadini. In Inverno, infatti, la Coccinella predilige spazi aperti collocati principalmente a Sud, così da beneficiare di un numero di ore di luce maggiore. Se il colore è quindi una delle caratteristiche principali nel sancire lo sposalizio tra Coccinella e fortuna, un secondo aspetto da considerare è quello legato alla cultura stessa. 


L’insetto a pois rosso e nero, infatti, è strettamente legato ad una dea nordica simbolo di fertilità dal nome “Freyia” e anche alla “Madonna”. Proprio quest’ultima, infatti, nel Medioevo veniva vestita di un mantello rosso e i sette puntini, tipici della specie di coccinella più comune, rappresentavano rispettivamente le sette gioie e I sette dolori. A conferma di quanto detto, in Toscana e zone limitrofe per indicare le coccinelle si usa anche la parola “Marioline” o “Gallinelle di Dio”. Allo stesso tempo non è inusuale che le diverse declinazioni linguistiche della parola coccinella si riferiscano a “insetto o uccellino di Maria”. Anche fuori dall’Italia, come anticipato in precedenza, vi è la credenza che la coccinella porti fortuna: in ebraico, ad esempio, quest’ultima viene chiamata “Piccolo cavallo di Mosè” o anche “Piccolo messia”, mentre in Turchia la traduzione ha esattamente il significato di “Insetto porta fortuna”. In Inghilterra, invece si usa “Ladybird” o “Ladybug” per indicare “uccellino o insetto della donna”, mentre in russo “God’s Cow” è la “Femmina del Signore”. Infine in Finlandia è viva la tradizione che riconduce la Coccinella alla benevolenza religiosa: “Marienvoglein”, ovvero “Insetto di Maria”, ha sostituito “Freyuhaena” in onore della già citata “Freyia”, dea dell’abbondanza riconosciuta nella mitologia Scandinava.