Meraviglie naturali: la grotta dei cristalli

2 Agosto 2019 in Racconti
de La Pace dei Sensi
la grotta dei cristalli

La Grotta dei Cristalli è stata scoperta in Messico, nello stato di Chihuahua, in una delle miniere già conosciute per i suoi depositi di argento, zinco e piombo: la Miniera di NaicaUna vera meraviglia in cui la natura nasconde nel profondo immensi tesori. Diverse infatti sono state le scoperte che poi l’hanno portata a diventare uno dei siti mineralogici più conosciuti al mondo. 

 

Il primo ritrovamento risale al 1910 quando venne aperta la Grotta delle spade o la Cueva de las Espadas che si trova a circa 120 metri di profondità e ospita cristalli di gesso lunghi più di 2 metri, la cui forma ricorda proprio quella di una spada. Gli scavi continuarono più in profondità finchè nel 2002 venne scoperta la Grotta dei Cristalli o Cueva de los Cristales a circa 300 metri di profonditàSi tratta di un vero e proprio geode, cioè una caverna completamente ricoperta di bianchi cristalli di Selenite alti fino a 15 metri e larghi fino ad 1 metro. I cristalli naturali tra più grandi del mondo mai ritrovati e un paradiso di gesso purissimo, opalescente e lucido che si rivela ai ricercatori, ai geologi, ai mineralogisti e agli appassionati solo dopo aver superato passaggi rischiosi e addentrandosi tra punte taglienti spinti dalla curiosità di un posto surreale. 

 

Nel 2008 il cristallografo Juan Manuel García Ruiz ha visitato la grotta e ha rivelato il mistero della crescita fenomenale dei suoi cristalli. Essi crescono lentamente e ad un ritmo che equivale allo spessore di un capello ogni 100 anni e solo tramite la progettazione di un microscopio è stato possibile stimare che alcuni cristalli sono cresciuti in circa 1 milione di anni. Ha confessato inoltre che al suo interno “a volte l’aria ti bruciava cosi tanto, non solo le narici e la gola, ma l’interno del corpo”, tanto di avere la sensazione di entrare in una fornace o in uno scrigno del tesoro conservato in un ambiente lunare ad una temperatura intorno ai  46°C e con un’umidità quasi del 100%. Infatti rimanere per un tempo  più o meno prolungato in questa grotta significherebbe mettere a serio rischio la propria vita e proprio per questo motivo la grotta non è aperta al pubblico, ma è aperta solo per svolgere studi a livello scientifico e gli studiosi che svolgono il lavoro di esplorazione sono costretti ad indossare speciali tute “condizionate”, munite di respiratori.


Le spedizioni inoltre condotte nel 2008 e 2009 hanno scoperto la presenza di misteriose forme di vita e ambienti che ricordano quelli di altri pianeti dove i cristalli si sarebbero formati grazie all’accumulo del solfato di calcio sciolto nell’acqua calda che ha riempito la grotta per centinaia di migliaia di anni.